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Bilanciamento del bianco

Spesso vi sarà capitato di sentir parlare di bilanciamento del bianco in fotografia, ma è difficile riuscire a capire di cosa si tratti senza entrare nel dettaglio delle teorie fotografiche. Questa regola serve in modo particolare per contrastare i colori poco realistici che possono essere catturati dalla vostra fotocamera: insieme scopriremo l’importanza della temperatura del colore per poter realizzare foto creative che siano il più realistiche possibile. Iniziamo con il definire il significato di realistico, in riferimento a quella che è la percezione e l’elaborazione che l’occhio umano, e il cervello, hanno di un colore e di una luce rispetto a quando viene catturato da una fotocamera. Le fotocamere digitali non hanno grande versatilità, non paragonabile all’occhio umano, e tendono a scattare foto con una base dominante che tende al colore rossastro o azzurro, a seconda della luminosità e della stessa luce che abbiamo nell’inquadratura.

COLORE E TEMPERATURA

Ogni fonte di luce ha un suo colore: per parlare di temperature non si può non chiamare in causa la tabella dei gradi Kelvin. Per semplificare possiamo prendere in esame una candela, la cui tonalità tende al rosso e per questo sposta il colore reale che noi vediamo a occhio nudo verso sfumature che subiscono radiazioni nel momento dello scatto. La tabella che potete consultare qui a lato è testimonianza di una serie di curiosità fondamentali:

  • Al contrario di quanto si possa pensare la luce blu è molto più calda rispetto alla luce rossa, anche se razionalmente si tende a immaginare l’esatto contrario. Questo perché la temperatura richiesta per ottenere una radiazione bianca è superiore rispetto a quella prevista per ottenere il rosso.
  • Quando si scatta una foto di un panorama innevato, la temperatura che predomina con la luce è tendente al blu.
  • Il sole che spicca nel cielo a mezzogiorno emana una luce più neutra rispetto a quanto percepito in una giornata nuvolosa, proprio perché le nuvole aumentano la temperatura del colore e la spostano verso il blu.

Nella tabella vengono rappresentate delle cifre che fanno riferimento ai gradi di temperatura che un corpo nero dovrebbe raggiungere per fare in modo che la radiazione della luce appaia il più vicina possibile alla radiazione che prendiamo in considerazione quando scattiamo una fotografia. Tale concetto viene facilmente applicato nel bilanciamento manuale del bianco sulla macchina oppure sfruttando un programma di fotoritocco.

Al fine di contrastare un colore dominante che viene attribuito dalla luminosità di un’inquadratura, la fotocamera va a inserire un filtro del colore opposto così da poter neutralizzare ogni variazione cromatica. Da qui nasce il nome di questa teoria del bilanciamento del bianco, visto che questo colore è quello più facile da individuare, anche se in realtà è anche quel colore che nel settore fotografico è conseguenza di una zona sovraesposta (sarebbe infatti più corretto definirlo bilanciamento dei grigi).

IL BILANCIAMENTO AUTOMATICO E MANUALE

Facciamo subito una piccola premessa: il bilanciamento del bianco non ha nulla a che vedere con il bilanciamento del colore, il cui scopo è di ottenere dei colori che siano il più fedele possibile a quanto visto e fotografato al momento dello scatto.

Una fotocamera tende a creare una stima del colore dominante in un’inquadratura, seguendo un dato algoritmo utile per poter così riconoscere quale sia il bilanciamento più idoneo. Tale operazione è consigliata per i principianti che hanno ancora un’esperienza ridotta in tema di temperature e colori delle immagini. Vi è però anche la possibilità di impostare il bilanciamento manuale del bianco nelle fotocamere digitali: questa scelta è perfetta per chi voglia operare in certe situazioni di illuminazione complessa, soprattutto quando utilizzate una reflex digitale.

Come detto però il bilanciamento del bianco può avvenire anche attraverso l’uso di un programma di fotoritocco; per tale scelta però bisogna subito precisare una cosa: è difficile riuscire a riportare i colori perfettamente naturali in uno scatto da considerarsi sbagliato. Questo perché vi è una forte perdita di informazione che è conseguente al filtro rosso: capiterà quindi di ripristinare un colore corretto, ma i rossi presenti sulla scena verranno alterati e tenderanno a una sfumatura violacea. Per questo è importante prestare sempre grande attenzione al bilanciamento anche e soprattutto nel momento in cui state per scattare la foto.