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Che cos’è il tono medio in fotografia?

Quando si parla di tono medio in fotografia, si fa riferimento al fatto che le gradazioni tonali per qualsiasi colore vanno dal molto chiaro al molto scuro, e al centro di tali gradazioni, esattamente a metà strada tra i due estremi, c’è – appunto – il tono medio. Questo concetto è molto importante soprattutto se si prende come riferimento il principio di valutazione della quantità di luce degli esposimetri, il quale è tarato per restituire una gamma in bianco e nero o cromatica corrispondente a circa il 16% di ciascuna sensibilità ISO differente che viene impostata. Più banalmente, ma senza essere per questo meno precisi, vuol dire che non è né tutto troppo scuro né tutto troppo chiaro.

Così, il tono medio del grigio sarà un grigio medio, quello del giallo sarà un giallo medio, quello del verde sarà un verde medio, e così via. In condizioni di luminosità ottimali, con qualunque sensibilità ISO, l’esposizione più adatta per un soggetto di tono medio che debba essere direttamente illuminato dalla luce del sole corrisponde a quella definita dalla regola del sole a f/16; è necessario, inoltre, che la luce giunga da dietro le spalle del soggetto che sta realizzando lo scatto, e che l’oggetto sia colpito frontalmente.

Il tono medio e la regola del sole a f/16

A proposito del tono medio, la regola del sole a f/16 stabilisce che l’esposizione corretta, con il diaframma aperto a f/16, deriva dal valore del tempo di scatto più prossimo rispetto al reciproco della sensibilità ISO che è stata impostata. Vale la pena di sottolineare che, in questo caso, l’esposizione deve essere stimata e non misurata, sempre tenendo conto del fatto che si sta fotografando con il sole pieno: è questa la ragione per la quale sarebbe consigliabile una lettura di raffronto anche sull’esposimetro della fotocamera. La regola, per altro, era già valida ai tempi in cui si usava la pellicola, ma può essere messa in pratica senza problemi anche con i sensori digitali.

Tra gli altri aspetti che non ci si deve scordare di prendere in considerazione, c’è il fatto che l’esposimetro non vede la scena che viene inquadrata nello stesso modo in cui la vede un essere umano: l’esposimetro, infatti, la vede come un tono medio, e così la restituisce. Insomma, non si può fare a meno di pensare al modo in cui agisce e funziona un esposimetro, così da poter immaginare quale sarà il risultato che fornirà.