Chiunque si avvicini al mondo della fotografia non può fare a meno di conoscere e di padroneggiare la capacità di fare foto senza dominanti di colore: si tratta, molto semplicemente, di una regola a cui si ricorre per essere in grado di rimediare ai colori e alle tonalità cromatiche che la fotocamera può catturare al momento dello scatto e che, per le ragioni più diverse, finiscono per apparire poco realistici. Il modo più semplice per correggere questo difetto è quello di adoperare un programma di fotoritocco: il più efficace e facile da utilizzare è Gimp, che ha il pregio di poter essere utilizzato anche dai meno esperti, e che permette di rendere naturale qualsiasi scatto, bilanciando a seconda delle diverse esigenze i colori di una foto.
Ma perché c’è bisogno di procedere a questa operazione? Per avere una risposta a questo interrogativo è sufficiente scattare una fotografia senza intervenire sulle dominanti di colore: il risultato, con tutta probabilità, è un’immagine in cui a dominare sono il blu e/o il rosso. C’è una spiegazione tecnica dietro a questo fenomeno, nel senso che le fotocamere digitali non hanno la stessa sensibilità dell’occhio umano e, di conseguenza, hanno la necessità di riconoscere una base dominante.
Se ci si affida a Gimp, in sintesi, si ha l’opportunità di migliorare qualsiasi tipo di foto senza fatica: evitando le dominanti di colore, le tonalità cromatiche vengono corrette in modo automatico dal programma, il quale fa riferimento addirittura a un calcolo matematico per assicurare risultati perfetti. Per altro, vale la pena di ricordare che è opportuno intervenire su questo aspetto prima di procedere a eventuali modifiche relative ad altri valori: solo aumentando il contrasto si ha la certezza che l’esito sia quello sperato.
Non bisogna commettere, in conclusione, l’errore di confondere il bilanciamento del colore con il bilanciamento del bianco, visto che si tratta di due aspetti ben diversi; nel caso del bilanciamento del colore, infatti, il traguardo da raggiungere è rappresentato da colori che risultino il più possibile realistici e fedeli rispetto alla realtà, mentre con il bilanciamento del bianco non conta la fedeltà ma semplicemente la necessità di contenere il rosso o il blu dominanti nelle inquadrature. Insomma, in uno scatto che – per un motivo o per l’altro – è sbagliato (il che non vuol dire che sia venuto male, ovviamente), non è semplice riprodurre i colori naturali, visto che il filtro rosso determina una perdita di informazione più che consistente.