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La Regola dei Terzi e la Spirale Aurea

Continuiamo ad addentrarci nella teoria fotografica aprendo un capitolo molto importante, rappresentato dalla cosiddetta regola dei terzi. Nella composizione fotografica, seguendo tale regola si sostiene che se vogliamo realizzare uno scatto che sia correttamente bilanciato dovremo non porre mai il soggetto al centro dell’immagine.

Quando usate la vostra fotocamera con una griglia d’immagine riuscirete in maniera più immediata a mettere in pratica questo concetto: notate bene che non importa mai tenere conto di chi o cosa stiamo fotografando, poiché è una regola perfetta sia per un paesaggio che per lo scatto di famiglia. Grazie alla regola dei terzi si può evitare di dare staticità e freddezza alla fotografia: scopriamo come fare!

Iniziate a dividere mentalmente (oppure per merito della griglia d’immagine) la vostra inquadratura in 4 parti. Il vostro occhio, comandato dal cervello, viene portato a scoprire l’immagine partendo dal punto numero uno, spostandosi poi verso destra, poi verso il basso e di nuovo verso destra, nella zona bassa. La lettura da sinistra a destra, come sappiamo è parte integrante della cultura occidentale e verrà per questo non seguita da chi utilizzi un altro sistema di elaborazione.

Nella concezione di uno scatto perfetto è fondamentale che il nostro albero (che potete ammirare nella foto qui sopra) si trovi quindi in linea tra i punti 2 e 4, in modo da impedirgli di essere al centro perfetto. Qualora vogliate invece concentrarvi sulla montagna che vediamo a sinistra, ammirando il punto uno, dovrete tenere conto dell’importanza stilistica della presenza delle nuvole, lasciando il giusto spazio tra zona di cielo e luce e la zona di terra e verde. In questo modo non rischierete mai di imbattervi contro un’immagine sbilanciata, poiché è da considerarsi oggettivamente piena pur non ponendo eccessiva attenzione su un punto centrale.

Ammirando di nuovo la foto in questione noterete che due terzi della stessa vengono dedicati al paesaggio: da qui nasce proprio il nome stesso di questa regola. Quando abbiamo un soggetto in verticale è indispensabile giocare proprio con le linee verticali: per creare dinamismo infatti dovrete ricordarvi di tenere libera la parte di immagine dove, razionalmente, il vostro cervello immagina di poter trovare posizionato il soggetto coinvolto. Unica eccezione alla regola dei terzi è la simmetria.

 

LA SPIRALE AUREA

Oltre alla regola dei terzi però esiste anche un’altra interessante teoria fotografica da seguire per realizzare scatti che siano considerati corretti. La Spirale Aurea è una proporzione ancora più pratica da seguire della regola dei terzi, poiché è spesso presente in natura ed è anche considerata come l’ispirazione base che si cela dietro a diverse opere d’arte.

La teoria della spirale aurea nasce dall’ispirazione di una proporzione divina del numero di Fibonacci 1,61803398: è stato scoperto già storicamente che il numero aureo applicato alle arti figurative fa ottenere composizioni che risultino molto piacevoli per l’occhio umano. Nella suddivisione in griglia di una foto, come fatto in precedenza con la regola dei terzi noteremo una differenza minima ma molto importante: la spirale si differenzia nel rapporto tra la colonna centrale e ciascuna delle laterali, mentre nella regola precedente queste linee sono tutte uguali. Ecco un esempio visivo che faciliterà la vostra comprensione:

REGOLA DEI TERZI

SPIRALE AUREA