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Motion blur: come dare dinamismo ad oggetti statici

L’avvento del digitale ha fornito ai fotografi tanti nuovi strumenti tecnologici per personalizzare le proprie foto e creare un proprio stile. Puoi visionare in tempo reale i tuoi scatti per capire come e dove intervenire per rendere la foto più suggestiva e originale. Una delle tecniche più creative in ambito fotografico negli ultimi tempi è il motion blur, capace di dare dinamismo ad una foto statica oppure che si muove lentamente. Il segreto è semplice: basta aumentare sensibilmente l’apertura dell’obiettivo. Oltre a valutare la velocità e la direzione del movimento devi considerare anche la distanza da cui scatti la foto e la lunghezza focale della lente.

Motion blur: come sfocare l’immagine per renderla dinamica

Tramite la tecnica del motion blur puoi sfocare le immagini per ricreare un movimento appena accennato, oppure sviluppare una serie di luci e colori “zigzagati” che conferiscono un maggiore dinamismo. Se stai fotografando un panorama ampio con vari soggetti e vuoi ricreare solo un piccolo effetto movimentato puoi usare un tempo d’esposizione di 1/100 sec. Se invece vuoi conferire dinamismo ad un edificio molto ampio, come una chiesa o una statua, ti consiglio di usare un tempo di esposizione di 10 secondi così da catturare una scia luminosa che conferisce grande fascino allo scatto.

Non abbatterti se ai primi tentativi le foto saranno un mezzo flop, anzi sarebbe strano se i tuoi scatti risulterebbero subito perfetti. Devi allenarti e perfezionarti per padroneggiare con maestria la tecnica del motion blur. Sperimenta più volte cambiando spesso il tempo di esposizione in base anche ai soggetti fotografati fino a trovare la quadratura perfetta del cerchio.

Come ridurre le vibrazioni

La tecnica del motion blur crea un suggestivo effetto sfocato che impreziosisce una foto, ma non bisogna esagerare. Le scie sono gradevoli se sono “controllate” e sfocate in modo artistico, mentre se sono eccessive e troppo vistose rischiano di essere fastidiose e di rovinare la foto. A tal fine è necessario tenere la macchina fotografica ben salda per ottenere l’effetto sfocato desiderato senza esagerare.

Quando si aumenta il tempo di esposizione aumenta anche l’effetto delle vibrazioni che provoca delle distorsioni e delle sfocature poco estetiche. Se devi scattare con tempi d’esposizione molto lunghi ti consiglio vivamente di utilizzare un cavalletto che assicura una maggiore stabilità alla macchina fotografica.

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Il filtro Neutral Density per ridurre la luce

Oltre alle vibrazioni un altro problema legato ai tempi lunghi d’esposizione è la quantità di luce che colpisce il sensore. Di notte questo problema non esiste poiché oltre alle luci notturne non ci sono fonti di illuminazione eccessive. Di giorno invece in presenza di molto sole le foto rischiano di essere sovraesposte e quindi, pur venendo sfocate, troppo luminose. Tenendo aperto il diaframma troppo e troppo a lungo si ottiene questo effetto indesiderato, poiché entra troppa luce nell’obiettivo.

Non è possibile ridurre i tempi di esposizione altrimenti non si otterrebbe il tanto ricercato effetto motion blur. Come fare allora? La soluzione è semplicissima: basta usare un filtro ND (Neutral Density) che riduce la luce in entrata nel sensore. Si tratta di un disco semi-opaco che funge da schermo e permette quindi di ampliare notevolmente il tempo di esposizione anche in giornate di sole pieno.